Le paure che non affronti diventano i tuoi limiti
Descrizione
Secondo la classificazione del DSM 5, il disturbo ossessivo compulsivo
(conosciuto anche come DOC o OCD in inglese), è un disturbo caratterizzato dalla presenza di ossessioni e/o compulsioni.
Le caratteristiche centrali del disturbo ossessivo compulsivo sono:
- la ripetitività, la frequenza e la persistenza della attività ossessiva (i pensieri intrusivi si ripresentano alla mente con frequenza e permangono in modo duraturo e continuo).
- la sensazione che tale attività sia imposta e compulsiva.
Le ossessioni sono idee, pensieri, impulsi o immagini che insorgono improvvisamente nella mente e che vengono percepiti come:
- INTRUSIVI (la persona ha la sensazione che “irrompano da soli” o che siano indipendenti dal flusso di pensieri che li precede)
- FASTIDIOSI (la persona sperimenta disagio per il contenuto o per la frequenza)
- PRIVI DI SENSO (la persona ha la sensazione che siano irrazionali, esagerati o comunque non giustificati o poco legati alla realtà presente).
Le compulsioni sono azioni mentali e/o comportamenti che si manifestano in risposta alle ossessioni e che ne rappresentano un tentativo di soluzione; di solito sono seguite da un senso sollievo dal disagio causato dalle ossessioni, seppure un sollievo solo temporaneo.
Esempi di ossessioni sono pensieri come: “Potrei infettarmi con il virus Hiv se tocco la porta del bagno della discoteca”; “Non devo pensare al nome delle persone a cui voglio bene in ospedale, altrimenti potrebbero ammalarsi”; “Se non controllo che tutti i file siano chiusi, qualcosa di brutto accadrà”;“ Potrei dire qualcosa di brutto senza accorgermene”.
Ad esempio, all’ossessione “le mie mani sono piene di germi pericolosi” si può mettere in atto il comportamento di disinfettare le mani con amuchina; è un tentativo di allontanare il problema della percepita o temuta contaminazione; evitare di toccare le maniglie delle porte o portare i guanti rappresentano un tentativo di prevenire la ricomparsa del pensiero di essere contaminato. Oppure, in risposta all’ossessione “ho pensato un numero che porta male” si può fare una preghiera; questo rappresenta un tentativo di rassicurarsi circa il timore che possa per propria responsabilità accadere qualcosa di negativo per sé o altri.